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Il restauro

Finito il restauro della rocca ; Venerdì 27 luglio 2001, alle ore 18:00, la Rocca di Frontone nei pressi di Cagli (PU), per la prima volta nella sua storia millenaria, sarà aperta ai visitatori.

"Del Castello di Frontone si hanno notizie in scritti fino al 1081. Frontone per lunghi periodi dovette sottostare alla giurisdizione di Cagli e poi a quella di Gubbio. Spodestata la signoria dal Conte Guidantonio di Urbino, Frontone si inserisce, per oltre un secolo nella storia dell'illustre famiglia dei Montefeltro e di quella dei Della Rovere che le succedette nel possesso del Ducato di Urbino. Nel 1445 Sigismondo Malatesta di Rimini in guerra contro il Duca Federico da Montefeltro tentò di togliergli il Castello, ma il personale intervento del Duca Federico mise in fuga i Malatesta. Fu probabilmente in seguito a questo fatto d'armi, che lo stesso Duca decise di intraprendere importanti lavori di potenziamento del sistema difensivo avvalendosi dell'opera di Francesco di Giorgio Martini, famoso architetto e conoscitore della scienza militare. Frontone divenne contea nel 1530 per effetto del decreto di Francesco Maria Della Rovere, Duca di Urbino, con cui per riconoscenza di servigi resigli, donò al nobile modenese Gianmaria Della Porta il Castello con tutto il suo territorio, conferendogli il titolo di Conte. Dopo l'annessione della Provincia di Urbino al Regno d'Italia, avvenuta il 9 aprile del 1808, anche Frontone fu soggetto alle disposizioni del regio decreto che aboliva in tutto lo stato le giurisdizioni feudali."

Prima del restauro

Dopo anni di abbandono, nel 1965 il Castello fu acquistato da Dandolo Vitali che lo rivendette pochi anni dopo al Conte Ferdinando della porta. Nel 1985 il Comune di Frontone decide di acquistare il castello ; da allora le amministrazioni comunali che si sono avvicendate hanno avviato e realizzato importanti opere di ristrutturazione e conservazione. Di grande importanza l'intervento di Fancesco di Giorgio Martini. Nacque a Siena e qui fu probabilmente allievo del Vecchietta; oltre che nella citta' natale, la sua attivita' si svolse prevalentemente fra il ducato di Urbino (anni '80) e il regno meridion altri stati italiani. Nel campo dell'architettura, dopo l'Averlino e l'Alberti e' il terzo ed ultimo trattatista del secolo, infatti compose dei Trattati in ingegneria e arte militare, di cui solo in anni recenti ( 1967) il Maltese ha provveduto ad una edizione soddisfacente. Non era stato mai chiarito, fino ad oggi, come mai il duca Federico da Montefeltro chiamasse in Urbino,il Martini licenziando il grande e affermato Laurana.

Fortificazioni sec. XIII
Frontone (PU)

Fig. 1- Rocca di Frontone. Frontone è un tipico castello appenninico, munito di poderosa rocca, disteso unitamente all'antico borgo sulla cresta di un colle alberato, a ridosso delle pendici orientali del monte Catria (m.1702). Nella veduta in primo piano lo sperone del fortilizio rivolto verso nord.

Fig. 2- Rocca di Frontone. Pianta della rocca: simile ad una nave con tanto di prua, il fortilizio si presenta in forma piuttosto composita; frutto di palesi interventi e modifiche subite nel corso dei secoli. Di Frontone i conti di Montefeltro entrarono in possesso nel 1420, dopo ben centoventinove anni di dominio sul luogo da parte della famiglia Gabrielli di Gubbio.

Fig. 3- Frontone. Situato in posizione strategica, il territorio di Frontone fu certamente abitato fino dai tempi più remoti. Possedimento della famiglia eugubina dei Gabrielli dal 1300 al 1420, il castello passò poi ai conti di Montefeltro, inserendosi stabilmente con il passare degli anni fra le terre del ducato di Urbino.

Archivio

Una posizione strategica che rende questa fortificazione un tipico castello appenninico

"Situato in posizione strategica, il territorio di Frontone fu certamente abitato fino dai tempi più remoti. Il documento più antico in cui il luogo viene espressamente citato risale però al 7 luglio 1072 e riguarda la dipendenza dall'eremo di S.Croce di Fonte Avellana della chiesa di S.Fortunato "presso il monte di Frontone". Possedimento della famiglia eugubina dei Gabrielli dal 1300 al 1420, il castello passò poi ai conti di Montefeltro, inserendosi stabilmente con il passare degli anni fra le terre del ducato di Urbino. Un tentativo di conquista da parte di Sigismondo Malatesta fu scongiurato nel 1445 con un personale intervento di Federico da Montefeltro e fu proprio nel ricordo di questo fatto d'arme che più tardi il signore d'Urbino diede incarico a Francesco di Giorgio Martini di dar corso ad importanti opere di potenziamento della preesistente rocca: una costruzione ulteriormente cresciuta nel tempo quando il duca Francesco Mario II Della Rovere cedette Frontone in feudo al nobile modenese Gianmaria Della Porta come riconoscimento degli importanti servizi a lui prestati. Durante l'inverno Frontone è collegato mediante una funivia con i campi innevati dell'Acuto (m.1500), mentre in primavera e soprattutto in estate è possibile effettuare escursioni fino alle cime dell'Acuto e del Catria le cui pendici boscose sono percorse da diversi sentieri tabellati e dotate di adeguati rifugi turistici. a

I Della Porta

"Dopo i Montefeltro furonoi Della Rovere a cedere nel 1530 il castello e il suo territorio al conte Giammaria Della Porta che ne fece una contea. Allungata e distesa al di sopra delle case dell’antico borgo, la rocca attira subito l’attenzione dell’osservatore con il suo caratteristico puntone triangolare scarpato, analogo a quello della rocca di S.Leo: ciò che ha fatto supporre anche qui un intervento di Francesco di Giorgio Martini. La tutela del fronte settentrionale risulta assicurata da un corpo di fabbrica (in origine forse una torre) di cui rimangono tre troniere con aperture di ampiezza degradante.

Sec. XVII

"Nel corso dei secoli XVII e XVIII la rocca ebbe purtroppo a perdere buona parte delle sue strutture belliche per essere adeguata ad un uso esclusivamente residenziale; ciò che risulta soprattutto evidente nel cortile interno che separa in due distinti blocchi la costruzione: quella più fiera e possente di settentrione da quella palesemente rifatta di sud-est. Non priva di una sua dignità è la facciata interna, prospettante sul ricordato cortile e che presenta una signorile scala a doppia rampa che conduce al portone d’ingresso ed è abbellita da classiche incorniciature alle finestre. Variamente articolati e differenziati, infine, sono gli ambienti interni.

 

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