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Chiesa SS. Martino e Stefano
Nuova Chiesa S. Martino e Stefano
2008-9

S. Martino e Stefano, la nuova Chiesa di S. Miniato

"La chiesa dei SS. Martino e Stefano, nella frazione di San Miniato Basso è di modeste dimensioni, posta lungo la strada statale, dove appunto si è sviluppato l’insediamento urbano originario, ed è rimasta fino ad oggi l’unica chiesa di tutta la frazione di San Miniato Basso e del suo territorio. Già circa 25 anni or sono, visto l’aumento della popolazione, la Comunità Parrocchiale aveva deciso di costruire una chiesa più ampia e ne fu redatto il progetto che però non fu mai realizzato per mancanza di fondi. L’area d’intervento di proprietà della parrocchia, individuata nel P.R.G. come zona F1, si trova nei pressi della chiesa attuale e si sviluppa dalla strada Tosco Romagnola Est verso la collina di San Miniato in direzione Sud. La destinazione d’uso prevista per questa zona è quella per attrezzature pubbliche e di interesse generale tra le quali edifici religiosi."

"Relazioni con l'edificato esistente - La variante della nuova chiesa parrocchiale di San Miniato Basso non modifica la posizione arretrata, ma visibile del progetto iniziale rispetto alla strada statale n° 67 Tosco-Romagnola Est, ma la lascia immutata nella convinzione di poter costituire così un nuovo polo all’interno dell’edificato e di formare comunque un legame visivo con la vecchia chiesa. La variante non va poi ad alterare le relazioni spaziali con le costruzioni esistenti a livello di organizzazione planimetrica dell’area circostante. L’edificio isolato, è ugualmente collocato alle spalle della chiesa esistente ed ha sempre l’ingresso principale rivolto verso di essa e verso via Tosco-Romagnola Est. E’ disposta con il suo asse principale nella direzione della chiesa antica e mantiene di fronte un ampio spazio a sagrato e verde collegato agli edifici esistenti ed all’asse viario più importante (via Tosco-Romagnola Est) dal quale risulta prospetticamente visibile. Gli ingressi laterali, come nel progetto originario, si rivolgono in due direzioni opposte, una verso la nuova piazza davanti al complesso della Misericordia e l’altro in direzione del percorso pedonale esistente e collegante la Tosco-Romagnola con l’edificato verso la collina. La parte tergale si rivolge verso il verde pubblico a sud. L’attuale edificio posto dietro la vecchia chiesa e che funge da sala polivalente parrocchiale, sarà ricomposto nel suo fronte principale ad Est verso il sagrato e rinnovato sul lato Nord nella piazzetta antistante la canonica.Ai lati dell’ingresso principale della sala, al termine delle aiuole verdi, sono collocate delle sedute che ritroviamo in maniera simmetrica sul lato opposto dove all’estremità delle quali verrà realizzata una fontana. L’edificio retrostante, di epoca abbastanza recente ed in buone condizioni avrà un proprio resede isolato dal verde pubblico ed un accesso privato; esso sarà destinato ad abitazione del parroco e del coadiuvatore, con al piano terra alcuni locali per foresteria. Tutti i percorsi pedonali che si snodano fra i vari fabbricati, nelle piazze e negli spazi verdi, sono accessibili da parte dei disabili, così come tutti gli spazi interni di uso pubblico."

"Forma e dimenzione degli spazi del nuovo edificio - La chiesa ha un doppio aspetto: è il luogo d’incontro fra gli uomini e il rapporto con Dio. Questo doppio aspetto deve essere riconoscibile anche al di fuori della celebrazione eucaristica. Lo spazio sacro quindi deve rendere l’idea della comunità in sintonia con Dio e l’edificio deve essere riconoscibile grazie al suo equilibrio fra lo spazio interno ed esterno e non con segni particolari. La nuova tipologia, valutata quale risposta per la chiesa dei nostri giorni individua quindi un edificio più accorpato e largo, assai diverso rispetto alla tradizionale struttura a croce latina, indicando una costruzione che sia in primo luogo spazio della comunicazione. La soluzione progettuale scelta per la variante della nuova chiesa presenta un’aula di forma ellittica contenuta in un romboide destinato ad accogliere tutte le funzioni liturgiche connesse all’aula stessa ed i locali di servizio. Nella pianta dell’aula ad ellisse trovano posto le panche per l’assemblea, favorendo con questa posizione avvolgente l’attiva partecipazione di tutti alla celebrazione dei santi misteri. L’assemblea viene riunita intorno al centro focale del sacrificio eucaristico cioè l’altare elevato di due scalini sopra una propria pedana e visibilmente distinto rispetto all’aula. Il punto di partenza per la progettazione è l’altare, non più inserito in un presbiterio, insieme all’ambone ed alla sede del celebrante, come nella soluzione precedente, bensì distinto dagli altri poli liturgici, ognuno con un suo spazio, una sua funzione ed un proprio senso. Tali poli liturgici occupano così un proprio luogo ma risultano comunque collegati da percorsi processionali."

"Materiali impianti e strutture. “L’architettura deve essere di materiali solidi e duraturi” questo è quanto afferma l’Arch. Rudolf Schwarz a proposito della costruzione di una nuova chiesa. Le strutture portanti della chiesa, così come nel progetto originario, saranno intelaiate in calcestruzzo armato rivestito all’esterno da muratura in pietra di travertino Scabas estratto dalla cava di San Casciano dei Bagni (Siena), per quanto riguarda i setti murari rettilinei, mentre il tamburo ellissoidale sul quale viene impostata la copertura e l’interno della chiesa avranno un tipo di finitura ad intonaco. La copertura dell’aula sarà realizzata con travi in legno lamellare con soprastante pacchetto di copertura costituito da perlinato in abete, pannello isolante in polistirene estruso, guaina di impermeabilizzazione e tavolato in abete grezzo per il completamento della copertura con soprastante lamiera di rame. Nella Variante si è posta maggior attenzione all’illuminazione costituendo la luce un elemento di forte qualità. La fonte luminosa, sia essa naturale che artificiale, è stata progettata in funzione dei luoghi liturgici, in modo da evidenziarne la loro importanza e funzione. L’impianto d’illuminazione avrà anche la possibilità di soddisfare sia le funzioni feriali che gli eventi più rari e straordinari dove si richieda maggior intensità di luce. Ai fini di una buona climatizzazione dell’ambiente sono state pensate apposite bussole ai tre ingressi, sia quello principale che quelli laterali, e la possibilità di un ricambio d’aria tramite infissi apribili di alcune finestre. L’impianto di riscaldamento sarà a pavimento in quanto per una superficie molto vasta ed un’altezza notevole risulta il più indicato a creare un ambiente confortevole limitando così il consumo di energia allo stretto necessario, senza disperdere inutilmente calore nell’ambiente. Le pavimentazioni esterne relative al sagrato antistante la chiesa saranno con elementi in pietra naturale; mentre per gli spazi a parcheggio ed i vari collegamenti carrabili e pedonali nel verde saranno in elementi autobloccanti che si accostino bene per colore e forma alla pietra naturale del sagrato.

Da: Relazione tecnica NUOVA CHIESA PARROCCHIALE A SAN MINIATO BASSO - Arch. Silvia Lensi, Ing. Sergio Gronchi.

 
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