Cerca in Limen

Il Restauro
Repertorio
 
Libri
Critica alla modernità
Journal atrabilaire
La Déclaration
 
 

 

 

Percorsi sulla Visibilità
Offerta formativa sulla 'Conservazione'
Marzo 2008
Leonardo da Vinci, studio di chiesa a pianta centrale - 1487-90; Paris, Institut de France. -.
. -.

 

Percorsi sulla 'visibilità del patrimonio storico'

 

Proposta di inserimento all'interno dell'Offerta Formativa scolastica di un programma sperimentale con tematiche riguardanti l'azione del degrado, ambientale e del patrimonio storico architettonico da associare alla necessaria idea di recupero e di tutela con proposte differenziate. Fortemente integrato in questo ambito il tema della 'visibilità' come qualità del vedere, qualità della percezione visiva.

Il progetto presentato dal Comune di S. Miniato (PI) denominato "L'educazione ambientale per un territorio sostenibile - percorsi di conoscenza, azione e relazione nel Valderno Inferiore" nell'ambito dei finaziamenti per l'Educazione Ambientale della Provincia di Pisa anno 2007. Il progetto è rivolto:

  • Alla popolazione scolastica della Scuola dell'Infanzia, Primaria, Secondaria di Primo e Secondo Grado.
  • Alla popolazione adulta del territorio dei Comuni della Zona socio-sanitaria.
  • Limen aderisce in qualità di soggetto partner al progetto.

All'interno della nozione di visibilità confluisce, come ampia problematica contemporanea, il tema dell'impatto ambientale, V.I.A. - valutazione di impatto ambientale. Gli studi d'impatto sono uno strumento di supporto alla decisione che serve a verificare, in modo preventivo, trasparente e partecipato, le conseguenze ambientali e l'accettabilità sociale di una determinata azione. Così definiti, gli studi d'impatto soddisfano profonde esigenze della nostra società post-industriale, nei suoi aspetti di società complessa fondata sulla tecnologia e quindi costretta a convivere con il rischio tecnologico e a decidere in condizioni di incertezza; società democratica e scolarizzata dove il cittadino/utente afferma con forza la sua volontà di essere presente nelle decisioni che lo riguardano.

"Gli studi d'impatto ambientale premiano l'insieme rispetto al settore, la globalità rispetto al dettaglio; essi sono, dunque, strumenti di sistema che danno i loro risultati migliori quando esiste una "cultura di sistema" cioè quando decisori, valutatori, tecnici e pubblico, conoscono realmente le caratteristiche dello strumento e sono capaci, tutti insieme, di adoperarlo correttamente." In particolare la V.I.A (legge n.349 del 1986) si è occupata negli ultimi vent'anni quasi esclusivamente di compatibilità ambientale di opere quali le infrastrutture territoriali (strade, ferrovie, porti, ecc…), gli impianti ambientali (inceneritori, discariche, ecc…) e gli impianti industriali (centrali elettriche, impianti chimici, ecc...). Queste opere devono infatti rispondere alle richieste di compatibilità ambientale formulate dal Ministero dell'Ambiente."

Nell'Aprile 1997, i Ministeri della Pubblica Istruzione e dell'Ambiente hanno redatto una 'Carta dei principi per l'educazione ambientale orientata allo sviluppo sostenibile e consapevole', promuovendo il definitivo passaggio dell'educazione ambientale verso un indirizzo sempre più interdisciplinare e determinante la formazione globale dell'individuo. Fare oggi formazione all'ambiente non significa più solamente far conoscere l'identità naturalistica di un certo territorio, quanto fare interpretare le dinamiche complesse della sua evoluzione anche in relazione all'impatto umano e ai modelli di gestione che esso subisce. Degrado del patrimonio ambientale, architettonico e urbanistico.

Alle relazioni ambiente-infrastrutture e ambiente-impianti industriali questo nuovo programma sperimentale vuole invece affiancare le relazioni relative al territorio antropizzato:

  • " Ambiente - edilizia residenziale (nuove e vecchie costruzioni)
  • " Patrimonio storico arch. - edilizia residenziale (nuove e vecchie costruzioni)

Questo nuova sezione di ricerca percettiva e conoscitiva vuole far parte di un percorso di ampio respiro che implica una educazione-formazione alla visione e alla qualità dei luoghi, intendendo cosi' fornire sin dalle prima fasi dell'apprendimento delle nozioni in grado di sensibilizzare il pubblico infantile alla qualità della percezione visiva e al riconoscimento delle nozione di degrado ambientale o urbano. Questa categoria vengono associate implicitamente la necessità sociale di formulare un ipotesi di riqualificazione capace di migliorare la qualità della vita e più in generale di operare per la diffusione di una cultura e di stili di vita ecosostenibili e di alta qualità sociale."

 

L.B.C. in "Materia della città" - marzo 2008

 

© 1999-2003 Limen E.T.S. - via F. Marucelli 9 Firenze, (FI) - Tutti i diritti riservatit
Contattaci - Disclaimer - Pubblicità