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I dissesti del portico -
I dissesti del portico
2004

"Negli ultimi decenni - e soprattutto negli ultimissimi anni - si sono intensificati e sovrapposti gli incarichi per lo studio dei dissesti e per le progettazioni dei restauri da eseguire al grande edificio sacro. Compromesso più dalle iniezioni di cemento e dalla mancata manutenzione che dal terremoto o altri eventi atmosferici. Tra gli incarichi più prestigiosi e lontani dalle beghe paesane e isolane, vi fu quello affidato dall'ex sovrintendente Villari ai professori Alberto Sposito (docente all'università di Palermo), Francesco Gurrieri (preside della facoltà d'architettura a Firenze), Edmondo Forlani, geostrutturista famoso per analisi, progettazioni e consolidamenti di varie strutture, tra cui le Mura ed il Campanile di Lucca. Forlani ha fatto eseguire accurate indagini (svolte nel luglio '98) ad un'equipe dell'Università di Pisa.

"I risultati della perizia sono stati esposti al pubblico in una conferenza svoltasi in Vescovado 1' 11 novembre '98. Questi tecnici hanno affermato che la Cattedrale versa in condizioni gravi, ma non drammatiche, e non hanno proposto né smontaggi né demolizioni. Eppure questo studio (finanziato con fondi regionali) è rimasto inutilizzato, quasi "segreto", e solo recentemente è stato inviato agli enti interessati Improvvisamente però, dopo la nomina del nuovo sovrintendente Lo Jacono, il Vescovo Pappalardo (chissà per quali consigli e quali referenze, forse per "ispirazione dello Spirito Santo") ha affidato il restauro della chiesa all'architetto Gaetano Renda. Questi, nell'agosto 2000, presentando il suo mega-progetto in Cattedrale, ha "decretato" che la "Torre è virtualmente crollata" e che per risanare l'edificio occorre smontare e rimontare Campanile, Portico e Portale maggiore. Fortunatamente il progetto generale fu bocciato dall'Assessorato regionale.."

"L'anno scorso a luglio, è iniziato il restauro del Portico con tanto d'appalto e subappalto. In autunno furono categoricamente smentite le prime allarmanti notizie sullo smontaggio. Fu assicurato che si sarebbe proceduto con altre tecniche. Non se ne parlò neppure durante il Consiglio comunale del 26 gennaio 2004, dedicato ai problemi statici della Cattedrale e del Campanile in particolare. Poi, all'improvviso, il 1 marzo, durante la visita guidata al cantiere, abbiamo appreso la notizia "ferale": i tecnici, dopo una lunga sospensione dei lavori, avrebbero proceduto allo smontaggio. Ignoriamo come, quando e da chi sia stato deciso. Sappiamo, però, con certezza che l'intervento era già stato approvato dalla Soprintendenza di Ernia nell'anno 2002, secondo il progetto dell'arch. Renda. E allora che senso hanno avuto le smentite? Ci hanno dunque mentito? D ripensamento coincide forse con l'arrivo del nuovo sovrintendente Scuto? Non sappiamo. Sappiamo soltanto che la ricollocazione della scalinata ha suscitato le critiche aspre e generalizzate anche da parte delle persone più semplici. Durante questi lavori fu appurato che il Portico è senza fondamenta. Perché non si procedette allora? Non era possibile? Questi lavori sono condotti secondo un piano razionale e programmato o (come si dice a Nicosia) a l'orba cemenedda (cioè a tentoni)? Vero è che la nuova ditta ha eseguito (senza smontaggio) un buon restauro delle arcate scolpite: questo, tuttavia, non garantisce gli esiti della nuova e più rischiosa operazione. "

Arch. Francesco Fiscella - Comitato salvare Nicosia

 

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