Palazzo
Migliorati; lineamenti del manierismo nella città
di Ugolino Grifoni
"Palazzo
Migliorati, residenza dei marchesi Migliorati, costruito nel secolo
XIV e ristrutturato con l'attuale facciata all'inizio del Seicento
quando la famiglia Migliorati giunse al massimo del suo potere.
Presenta una facciata leggermente curvilinea che ricalca il profilo
delle costruzioni preesistenti su piazza S. Caterina. Sulla facciata
posteriore si apre un piccolo giardino all'italiana con statue in
terracotta. Dal 1984 il palazzo ospita l'Accadema degli Euteleti.
L'Accademia fu fondata il 30 dicembre 1822 come Società Scientifico-Letteraria
e fu inaugurata ufficialmente il 30 dicembre dello stesso anno nell'Imperiale
e Regio Liceo. L'anno successivo prese il nome di Accademia degli
Euteleti, cioè degli uomini di buona volontà che perseguono un buon
fine, ed ebbe come scopo principale la diffusione e lo sviluppo
non solo del patrimonio letterario, ma soprattutto del sapere scientifico
e degli studi legati allo sviluppo dell'agricoltura. Nei primi anni
di vita contribuì alla diffusione della cultura toscana oltre i
confini nazionali; la sua ricca Biblioteca e il suo Archivio ne
conservano oggi memoria. Nel 1834 si fece promotrice di una "Società
Tipografica" e dell'istituzione di una scuola infantile, secondo
quanto riportato negli "Atti" della società. L'attività dell'Accademia
fu interrotta con l'inizio delle Guerre di Indipendenza. Assurta
al ruolo di Ente morale nel 1938, dedica parte della sua attività
all'organizzazione di mostre e convegni di interesse scientifico..

"Tra
tutti i palazzi rinascimentali di S. Miniato il solo palazzo Grifoni
sembra essere stato edificato ex novo, in parte sull'area di due
case trecentesche, in parte sul terreno occupato dall mura del forte
di ser Ridolfo. Con la demolizione oltre la demolizione oltre al
perimetro difensivo si veniva ad interrompere il vecchio camminamento,
addossato al forte nel suo tracciato rettangolo concliuso di fronte
alla porta. Anche l'esame delle strutture interne ed esterne, la
distribuzione degli spazi sia planimetrica che in alzato, escludono
che nel palazzo siano state utilizzate delle case preeeistenti.
nel palazzo Formichini, ora Cassa di Risparmio, sono state invece
certamente utilizzate le strutture delle case medievali, le cui
tracce rieffiorano sia nell'irregolare planimetria che in certi
tratti del paramento murario prospicente a valle. Il palazzo Piccolo
(già Franchini, poi Sanminiati e Pazzi e indicato nelle schede
degli edilizi monumentali di San Miniato del 1897 come Salvadori)
rivela nelle proporzioni della planimetria l'adeguamento ad una
cellula della tipica e frazionata suddivisione fondiaria medievale."

"Del
resto i Franchini erano accasati nel terziere di Fuor di porta fin
dal 1318, probabilmente in una casa della stessa area. Il palazzetto
del Campana, o Roffia, divenuto poi sede della Misericordia, è
stato ricostruito nel XVI secolo sull'area ove "quei Roffia"
erano accasati fino dal 1318. Sono ancora individuabili in planimetria
gli spessi muraglioni divisori dei lotti medievali. Il palazzo Buonaparte, poi del Tribunale ed ora Rosati, una delle più belle costruzioni
del XVI secolo in San Miniato, fu costruito sull'area dove nel 1396
vennero demolite ed incendiate le case dei Mangiadori vicine alla
vecchia residenza in cui la famiglia Buonaparte era insediata fino
dal 1318 e di cui sono ancora visibili le strutture. Questa sere
di costruzioni del XVI secolo non attesta dunque una qualche modifica
del contesto urbanistico che restava inalterato nel suo schema planimetrico
con la solo eccezzion del palazzo di Ugolino Grifoni."
Cristiani
Testi M.L., "San Miniato al Tedesco : Saggio di storia urbanistica
e architettonica, Firenze 1967.
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