L.B.C.

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Zibaldone arch.- 2008
Barocco emiliano

Ottobre 2008

Fig. 1 - Carta n. 35 del "Taccuino Senese" - Giuliano da Sangallo. "Lo fece edificare, e se ne valse per uso di propria abitazione il chiarissimo letterato e storico fiorentino messer Bartolommeo Scala. Da' suoi discendenti passò nelle monache di San Clemente; da esse in monsignor Alessandro dei Medici arcivescovo fiorentino, e poi papa Leone XI; e finalmente nella nobilissima casa Della Gherardesca, la storica celebrità della quale non può ignorarsi da' dotti. Tutti questi proprietari hanno progressivamente migliorato il palazzo ed ampliato il giardino annesso in modo, che l'uno e l'altro, presi insieme, occupano una superficie di braccia 122.744" - F. Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico-artistica-critica della città e contorni di Firenze. " Tra i migliori seguaci del Brunelleschi, restò fedel al linguaggio del primo rinascimento anche nel periodo di Bramante e Raffaello. - Il superamento del brunelleschianesimo non in nome di uno scontro frontale fra maniera fiorentina e maniera romana, bensi' snervando il linguaggio di Filippo in favore di complessi spaziali nuovi.." G. Morolli, Fi e il classicismo un rapporto difficile.
Taccuino romano

Ottobre 2008

Fig. 1 - Carta n. 35 del "Taccuino Senese" - Giuliano da Sangallo. "Lo fece edificare, e se ne valse per uso di propria abitazione il chiarissimo letterato e storico fiorentino messer Bartolommeo Scala. Da' suoi discendenti passò nelle monache di San Clemente; da esse in monsignor Alessandro dei Medici arcivescovo fiorentino, e poi papa Leone XI; e finalmente nella nobilissima casa Della Gherardesca, la storica celebrità della quale non può ignorarsi da' dotti. Tutti questi proprietari hanno progressivamente migliorato il palazzo ed ampliato il giardino annesso in modo, che l'uno e l'altro, presi insieme, occupano una superficie di braccia 122.744" - F. Fantozzi, Nuova guida ovvero descrizione storico-artistica-critica della città e contorni di Firenze. " Tra i migliori seguaci del Brunelleschi, restò fedel al linguaggio del primo rinascimento anche nel periodo di Bramante e Raffaello. - Il superamento del brunelleschianesimo non in nome di uno scontro frontale fra maniera fiorentina e maniera romana, bensi' snervando il linguaggio di Filippo in favore di complessi spaziali nuovi.." G. Morolli, Fi e il classicismo un rapporto difficile.
Villa extraurbana

Settembre 2008

Fig. 1 - Cascine di Tavola - Pianta del XVI sec. , attribuita a G. Dosio. Questa tavola riporta la configurazione del complesso circa un secolo dopo la sua costruzione. Al centro si trova la pescina; attorno a questa sul retro e sui lati, vi sono le stalle; di fronte a sinistra le stanze per la preparazione del formaggio e sulla destra le unità di abitazione. L' edificio è situato nell'area compresa tra Tavola e Castelnuovo. Una lettera di Antonio marchetti indica che le fondamenta della Cascina furono scavate nell'aprile del 1477." Nella seconda metà del Quattrocento, il giovane Lorenzo de' Medici intraprese al Poggio a Caiano e nelle zone limitrofe un'intensa campagna di acquisti e di investimenti terrieri. Lo scopo era quello di creare, accanto alla villa appena comprata e che avrebbe di lì a poco ricostruito ex novo. Il progetto laurenziano comprende un vasto complesso unitario. formato da un'estesa tenuta agricola, le Cascine, e da luoghi di svago e di delizia all'interno e all'esterno di essa A somiglianza delle tradizionali cascine di Lombardia, la fattoria ha pianta quadrangolare e si svolge attorno una vasta corte interna.
Necropoli

Maggio 2008

Fig. 1 - Guerriero di Capestrano - Chieti. Tav. Arch. Giovanni Maggi. Statua funeraria che risale alla metà del VI secolo a.C. e raffigurante un principe guerriero. Venne alla luce nel 1934 durante gli scavi della necropoli che si trova ai piedi del borgo di Capestrano (Aq). " Non si tratta di quella figura generica di guerriero Italico ripetuta all'infinito ma di una figura che come ha il carattere eroico è quasi soprannaturale, nella sua nudità, così ha accolto ed espresse tutte le "Nel settembre del 1934, ancora una volta il caso rese alla scienza archeologica un segnalato servigio: Una statua virile, grande al vero, in pietra calcarea di cava locale, appariva allo scasso, che un misero proprietario di meno che mezzo migliaio di metri quadrati di terreno andava facendo per metterlo a vigna nella valle del Tirino, fra le tre portentose sorgenti di questo nell'altopiano di Capestrano in provincia dell'Aquila sul versante adriatico del Gran Sassoallude spesso alla necessità di proporzioni armoniche." Giuseppe Moretti, Soprintendenza delle antichità di Roma, relazione dello scavo di una parte della necropoli per il ritrovamento della statua del Guerriero di Capestrano Chieti, 1934.
"Raffaello Sanzio "
"Concinnitas"

Aprile 2008

Fig. 1 - Chiesa di S. Maria Novella- Firenze, trabeazione e portale centrale. " La facciata di S.Maria Novella rappresenta un autentico trattato compositivo della grammatica albertiana in relazione alle preesistenze. Fu diffusamente copiata da architetti posteriori, e ciò anche perché offriva un modello di facciata "antica" innestata nella facciata gotica della chiesa domenicana. Alberti divide l'intero spazio in modo tale che l'altezza dell'edificio è pari alla sua larghezza, formando così un unico vasto quadrato. La parte inferiore, divisa in due dal portale, forma due quadrati, ciascuno dei quali ha una superficie pari ad un quarto di quella del quadrato grande Il piano superiore è sormontato da un timpano triangolare classico, ha esattamente le stesse misure dei due quadrati della parte inferiore. Nel suo trattato Alberti allude spesso alla necessità di proporzioni armoniche." Firenze, 1973
"Raffaello Sanzio "

Marzo 2008

Fig. 1 - "Palazzo Branconio dell'Aquila"- Roma, fronte, sezione e pianta. Tesi di perf. di N.Braccioni, A.V. Canale, F.Lipari. "Nonostante sia stato demolito da tre secoli, Palazzo Branconio è l'architettura di Raffaello di cui conosciamo meglio genesi del progetto e vicende successive. Si possono quindi intravvedere soprattutto alcuni dei passaggi attraverso cui Raffaello è arrivato ad eleborare una facciata di palazzo senza precedenti. Il Codice Mellon ci mostra in copia un prospetto per Palazzo Branconio inspirato nell'insieme e in molti particolari dall'emiciclo dei Mercati di Traiano, e in specie dal motivo ad arcate alternativamente incorniciate da edicole, integrato per le parti in rovina seguendo l'interpretazione che Giuliano da Sangallo aveva dato di quel monumento." Pier Nicola Pagliara - Raffaello Architetto, Milano 1984.
"Concinnitas albertiana"

Marzo 2008

Fig. 1 - "Chiesa di S. Maria Novella"- Firenze, trabeazione. " La facciata di S.Maria Novella rappresenta un autentico trattato compositivo della grammatica albertiana in relazione alle preesistenze. Fu diffusamente copiata da architetti posteriori, e ciò anche perché offriva un modello di facciata "antica" innestata nella facciata gotica della chiesa domenicana. Alberti divide l'intero spazio in modo tale che l'altezza dell'edificio è pari alla sua larghezza, formando così un unico vasto quadrato. La parte inferiore, divisa in due dal portale, forma due quadrati, ciascuno dei quali ha una superficie pari ad un quarto di quella del quadrato grande Il piano superiore è sormontato da un timpano triangolare classico, ha esattamente le stesse misure dei due quadrati della parte inferiore. Nel suo trattato Alberti allude spesso alla necessità di proporzioni armoniche." Firenze, 1973
Facciata rinascimentale

Febbraio 2008

Fig. 1- Facciata di S.M. Novella, Firenze - Rilievo della Facciata di Santa Maria Novella eseguito nel 1993/94 dagli architetti Barbara Aterini, Amedeo Giusti e Marcello Scalzo.per il Dottorato di Ricerca in “Rilievo e Rappresentazione del Costruito” della Facoltà di Arch. di Firenze. Leon Battista Alberti è una delle maggiori figure del Rinascimento italiano, elaboratore della prospettiva matematica e teorico dell'arte. Figlio di un esiliato fiorentino, studia a Padova e a Bologna ma nel 1432 giunge a Roma come "abbreviatore apostolico" e qui esplode il suo interesse per la classicità: due anni dopo scrive la "Descriptio Urbis Romae", primo studio sistematico per una ricostruzione della città romana. L'ideale architettonico di Leon Battista Alberti si basa sulla ricerca dell'armonia proporzionale, sulle forme proporzionate e modellate sull'uomo.
"Palazzo privato"

Novembre-dicembre 2007

Fig. 1 - "Scala urbana"- Arezzo, palazzo in via S. Domenico. Tavola Arch. Sorini Tommasiello 1988. " Nel corso del XV secolo, paradigmatico periodo in Toscana per la nascita del capitalismo - nella storia del progressivo prevalere dell'attività residenziale privata su quella pubblica, la tipologia residenziale della classe dei patrizi della borghesia mercantile assume un'importanza predominante. Le case possono meglio affermare il prestigio e il nuovo ruolo politico sociale della classe che le realizza ( governo oligarchico) nelle aree più libere della penultima cerchia di Firenze, ai margini del vecchio centro. All'interno di questo processo si determina un fatto funzionale di straordinaria portata ai fini della storia urbana. Le grandi famiglie delle borghesia mercantile ricevono i clienti nella loggia connessa alla nuova casa." Giovanni Fanelli, Firenze, 1973
"Comporre nel piano" omaggio a G.L. Massi

Settembre-novembre 2007

Fig. 1 forma urbana - tavola compositiva. Arch. M. Casamonti. "In un mondo dove tutto è stato già detto il nuovo va colto "nell'odore di stantio del non aver più nulla da dire. Il che significa che si può continuare ad avere "nuove idee in merito alla vecchia forma" che la memoria può riattivare proprio là dove nulla di nuovo appare più possibile. L'architettura come esercizio delle memoria diviene il modo privilegiato, quanto quello di costringersi a lavorare sul corpo infetto dell'architettura in una continua contaminazione dei suoi principi di ragione in funzione di una metamorfosi-rigenerazione che eviti alla stessa di riprodursi come razionalità pura capace di esercitare ancora una autorità distruttrice. Gian Carlo Leoncilli Massi - Falaris - dic. 19991