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Pieve di S. Lucia -
Protoromanico sec. X | Settimello
Maggio 2013

 

Pieve protoromanica di Santa Lucia di Settimello

"Una complesso protoromanico del X sec. poco conosciuto a nord di Sesto fiorentino, sotto Monte Morello, fu direttrice della costruzione urbana del piccolo borgo di Settimello sviluppatosi nell'alto medio evo in adiacenza alla pieve e secondo una corte chiusa. L'edificio a pianta basilicale fu profondamente trasformato nel sec. XVIII con nuovi lineamenti del barocco toscano con nuova facciata ed esonartece scandito da arcate ellittiche. I terreni adiacenti alla chiesa, parte integrante delle corta interna del borgo, sono oggetto di un 'piano di recupero' (PdR) e nuova edificazione di nuovi volumi edilizi ad appartamenti a pochi metri dall'edificio vincolato. La chiesa fu fondata in una località dove sicura è la presenza degli Etruschi e dei coloni romani, la chiesa di Santa Lucia ha origine antiche ma mal documentate. Documentata dal X secolo (si trova menzionata l’esistenza nel 930). Nel 1583 un decreto vescovile elevò Santa Lucia a Settimello a Prioria. Il titolo dava diritto a precedere tutte le chiese del plebato durante le processioni essendo seconda solo alle Pievi. Fu rimodernata dal Priore Luca Agresti nella seconda metà del Settecento, con sobrio aspetto barocco ad un’ampia navata con finestrone in facciata e portico scandito da pilastri ed archi, poi nell’Ottocento quando fu riedificato l’elegante campanile (1814) che ancora oggi svetta sul lato destro della chiesa e all’inizio del XX secolo."

(L.b.c.)

"La località, ai piedi di Monte Morello, prende il nome dalla pietra miliare romana posta qui ad indicare il settimo miglio dell’antica strada romana Cassia-Clodia. Numerose sono comunque le tracce di insediamenti precedenti tra cui spicca il cosiddetto "cippo di Settimello", risalente al VII-VI sec. a.c. oggi conservato a Villa Corsini. Nel Medioevo Settimello si sviluppa intorno alla chiesa di Santa Lucia, sorta probabilmente su un’antica villa romana, e dà i natali, nella seconda metà del XII secolo, ad Arrighetto da Settimello, curiosa figura di chierico e "filosofo" autore del "De diversitate fortunae et philosophie consolatione". Arrighetto ancora oggi è ricordato nella chiesa di Santa Lucia da un busto e da una targa commemorativa. Nel corso del XVI secolo l’insediamento abitato assume le caratteristiche che conserva ancora oggi e si espande verso le pendici del monte, dove entra in attività una fornace che produce calce: qui, nel 1573, viene acquistata la calce necessaria alla costruzione del Ponte Santa Trinita a Firenze."

Testo tratto dal 'portale Comune di Calenzano' (..)

"Settimello, borgata con chiesa prioria (Santa Lucia) nel piviere di Sesto. Comunità a circa un miglio a scirocco di Calenzano, Giurisdizione di Campi Diogesi e Compartimento di Firenze. Trovasi in pianura lungo la Strada Militare di Barberino del Mugello, circa un miglio a maestrale del Borgo di Sesto alla base occidentale del Poggio delle Cappelle che forma uno de sproni meridionali del Monte-Morello, presso dove termina, o incomincia l'ubertosa pianura di Sesto. Ma il merito maggiore di questa borgata, è quello di esser patria del più valente poeta latino del Risorgimento delle lettere, intendo dire, Arrigo o Arrighetto da Settimello, applaudito scrittore sulla fine del secolo XII, noto specialmente per un elegia intitolata: de diversitate fortunae et philosophiae consolatione, operetta stata una volta in tal pregio, che serviva di esemplare per buona latinità nelle pubbliche scuole. Infatti Filippo Villani nelle vite degli uomini illustri, qualificò Arrighetto da Settimello come uomo di potente e leggiadro ingegno, di facile e pronta invenzione, nato da parenti contadini nella Villa di Settimello presso Firenze; il quale essendosi dato in gioventù allo studio della poesia, fattosi prete ottenne la pieve di Calenzano, ricco benefizio che dovè poi perdere dopo lunga lite, e ritornarsene in Settimello dove morì."

Testo tratto da 'Emanuele Repetti, Dizionario Geografico Fisico della Toscana'- Scheda su Settimello.

"Il piviere di Sesto fino dal 1299 comprendeva le chiese e popoli seguenti: 1. Pieve di S. Martino a Sesto; 2. Prioria di S. Lucia a Settimello; 3. S. Jacopo a Querceto; 4. S. Romolo a Colonnata; 5. S. Maria a Quinto; 6. S. Maria in Podale; 7. S. Lorenzo a Sesto; 8. S. Donato a Lonciano; 9. S. Giusto in Gualdo; 10. S.Stefano in Piscina; 11. S. Maria a Morello; 12. S. Bartolo a Carmignanello. Quest' ultimo popolo sul declinare del secolo XVIII è stato unito all'altro di S. Silvestro a Raffignano; così il popolo di Lonciano fu unito a S. Giusto in Gualdo. - In quanto alla chiesa di S. Lorenzo a Sesto, non comparisce nei cataloghi di epoche posteriori; e nettampoco nel balzello imposto nel 1444 dalla Repubblica Fiorentina per pivieri; nella quale circostanza il piviere di S. Martino a Sesto fu tassato nella somma di 81 fiorini d'oro, repartita fra i suoi popoli nel modo qui appresso: Popolo della pieve di Sesto, Fiorini 5 Popolo di S. Lucia a Settimello, Fiorini 8 Popolo di S. Maria a Querceto,Fiorini 13 Popolo di S. Romolo a Colonnata, Fiorini 2 Popolo di S. Maria a Morello, Fiorini 20 Popolo di S. Stefano in Piscina, Fiorini 12 Popolo di S. Maria a Quinto, Fiorini 10 Popolo di S. Maria in Padule, Fiorini 2 Popolo di S. Donato a Lonciano, Fiorini 7 Popolo di S. Giusto in Gualdo,Fiorini 2 Somma Fiorini 81"

Testo tratto da 'Emanuele Repetti, Dizionario Geografico Fisico della Toscana' - Scheda su Sesto Fiorentino.

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