Aprile 2005 - cartolarizzazione di edifici vincolati - Comune di Venezia
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Case study

Cartolarizzazione di immobili storici a Venezia centro storico, Murano, Lido e Torcello

" Il Comune di Venezia informa che la fase di Cartolarizzazione degli immobili di valore storico è cominciata con il loro trasferimento alla Società VECART S.r.l.. Venezia batte sul tempo metropoli del calibro di Roma e Milano, e si aggiudica la palma del primo comune italiano che vara un'operazione di cartolarizzazione immobiliare, dopo aver creato un'apposita società-veicolo, la Vecart. Il patrimonio, su cui lancerà obbligazioni per un valore di 29 milioni di euro, é composto da 13 immobili. Strutture di pregio, dislocate sia nel centro che in alcune isole della Laguna, la cui valutazione ammonta a 34 milionA testimonianza del valore degli immobili coinvolti basti pensare che sette su 13 sono sottoposti alla tutela della Sovrintendenza ai Beni culturali.

Prelazione

Anche il ministero, oltre agli enti locali, dispone di un diritto di prelazione per l'eventuale acquisto dei palazzi. I beni ceduti dal Comune - spiegano dal quartier generale di Dexia Crediop, la banca che ha curato l'operazione - saranno oggetto di un'attività di valorizzazione, svolta dal Comune in collaborazione con la società incaricata delle vendite (Yard Srl) al fine di massimizzarne il ritorno economico. Vecart lancerà i bond a tasso variabile con scadenza legale nel 2009 e vita media attesa di 2,91 anni. Se per alcuni immobili si potrà procedere immediatamente all'operazione di vendita, per altri, invece, sarà necessario un processo più lungo. Dexia Crediop, che lo scorso anno ha curato l'operazione di cartolarizzazione della Regione Friuli-Venezia Giulia (123 beni immobiliari coinvolti) sta già lavorando anche ad una nuova operazione di cartolarizzazione immobiliare, in un'altra regione italiana."

Comune di Venezia

E' il turno del Comune di Venezia. L'operazione — varata anche in questo caso da Dem-Crediop guidata da Gerard Bayol — ha la struttura di una normale cartolarizzazione. Il Comune ha infatti costituito una società-veicolo (chiamata Vecart srl), alla quale ha venduto gli immobili di pregio di sua proprietà La società-veicolo per poterli acquistare raccoglierà fondi sul mercato obbligazionario : oggi lancerà quindi i bond a tasso variabile con scadenza legale nel 2009, Titoli che saranno Sottoscritti a fermo dalla stessa Dexia-Crediop. La "quadratura del cerchio” sarà così completa. Da un lato i fondi raccolti dalla societa-veìcolo saranno girati al Comune, che li utilizzerà in un programma di rivalutazione immobiliare. Dall'alto, la società-veicolo venderà gli immobili tramite aste che saranno organizzate semestralmente: in questo modo rimborserà i bond alla loro scadenza, cercando di massimizzare — grazie anche al contributo di YARD srl — il valore degli immobili. Questa operazione ha anticipato altre securisation simili. Da un lato, infatti, ci sta lavorando il Comune di Milano: sebbene Ubm, Deutsche Bank e Merill Lynch abbiano realizzato lo studio di fattibilità, non è però ancora arrivato il semaforo verde dello stesso Comune."

Nuove procedure

Nuove procedure per la verifica dell'interesse culturale dei beni pubblici e la conseguente vendita di quelli privi di pregio artìstico o storico. Con il decreto 28 febbraio 2005, pubblicato sulla «Gazzetta Ufficiale» n. 61 di ieri, il ministero dei Beni culturali ha introdotto alcune modifiche alle regole utilizzate finora. In particolare, ha rivisto le schede usate per "fotografare" il bene. Uno dei motivi per correggere il precedente decreto 6 febbraio 2004 è stato il nuovo organigramma ministeriale. Quando furono fissate le prime regole per verificare l'interesse culturale dei beni immobili di proprietà dello Stato, delle Regioni, delle Province, dei Comuni e delle Città metropolitane non era ancora stata approvata la riorganizzazione dei Beni culturali (Dpr 173 del giugno 2004), che ha, tra l'altro, sostituito le soprintendenze regionali con le direzioni regionali Non si è trattato dell'unica novità. Ancora prima — a maggio dello scorso anno — ha debuttato il Codice dei beni culturali, che ha rivisitato il concetto di "bene culturale". Il Codice ha, tuttavia, fatto proprie le modalità generali di verifica dell'interesse culturale dei beni.

S.Gimignano

L'appello a salvaguardia dell'ex carcere sottoscritto da famose personalità del mondo della cultura come, appunto, lo storico Franco Cardini e il sovrintendente regionale ai poli museali ed ex ministro, Antonio Paolucci: "Il che fare del convento appassiona e divide da molti anni - spiega il sovrintendente Paolucci - si era pensato di farne un albergo, la posizione del Comune è invece ostile. Ecco, io vorrei la migliore valorizzazione monumentale di questo bene. Vorrei che vivesse, che fosse reso utile, funzionante, tutelato e custodito. È il problema drammatico che noi sovrintendenti dobbiamo affrontare tutti i giorni con chiese dismesse, contrade abbandonate e con quartieri storici non più abitati. Anche l'Unesco è pronta a mobilitarsi e gli ambientalisti daranno vita ad una campagna internazionale coinvolgendo intellettuali e artisti per strappare l'ex convento dalle grinfie del demanio. Anche l'Unesco è pronta a mobilitarsi e gli ambientalisti daranno vita ad una campagna internazionale coinvolgendo intellettuali e artisti per strappare l'ex convento dalle grinfie del demanio. "Può scegliere di non scegliere lasciando ad infinitum il complesso di San Gimignano come è adesso, cioè proprietà formale dello Stato però non affidato a nessuno.

Dismissioni
Comune di Venezia

Fig. 1 - Palazzo Zaguri, Venezia - fronte principale. fronte principale. Ubicato nel sestiere San Marco, prospetta direttamente sulla Piazza Campo San Maurizio, delimitata da un lato dalla Calle Zaguri e per altro lato dalla fondamenta Corner Zaguri che costeggia il Rio di San Maurizio (Rio che si diparte direttamente dal Canal Grande). Prezzo: Euro 10,6 milioni (2015)

Fig. 2 - Palazzo Nani, Venezia. Prestigioso palazzo nobiliare veneziano del XVI sec., organizzato su 4 piani fuori terra, si presenta con una facciata interamente in muratura a vista arricchita da stemmi araldici, tranne il piano terra rivestito in pietra d’Istria, simile ad un basamento lapideo. Il palazzo si compone di due blocchi: uno principale con prospetto sulla Fondamenta Rio Cannaregio e l’altro che si sviluppa lungo Calle del Forno. Prezzo Euro 18,5 milioni (2005)

Fig. 3 - Palazzo Foscari Contarini, Venezia. Edificio del XV dislocato nel sestiere di Santa Croce, all’angolo tra la Calle Lunga Chioverette e Fondamenta S. Simeon Piccolo, all’imbocco del ponte degli Scalzi con affaccio diretto su Canal Grande La palazzina presenta in facciata grandi aperture in stile gotico con impianto tipologico assimilabile al periodo rinascimentale (sono rilevabili molte stratificazioni di epoca differente) Prezzo: Euro 2,79 milioni

Fig. 4 - Palazzo Bonfardini Venezia. Edificio che affaccia con prospetto principale sul Canale di Cannaregio, separato dallo stesso dalla Fondamenta Savorgnan dal quale ha accesso. L’edificio, in stile veneziano, dispone di due ingressi principali ai lati la facciata è stata realizzata con muratura a vista: il piano terra presenta uno stato di conservazione sufficiente, mentre i restanti piani prsentano diversi distacchi dell’intonaco e le porzioni in pietra d’Istria risultano fortemente erose. . Prezzo: Euro 9,52 milioni (2006)

Fig. 5 - Palazzo Fondamenta Colleoni, Venezia. l'edificio è parte di un fabbricato di 3 piani fuori terra, sono ubicate ai margini del canale principale di Murano, nella fondamenta Colleoni. Il contesto urbano in cui sono inserite le unità immobiliari è totalmente residenziale. Poco distante, in fondamenta dei vetrai, sorgono numerosi esercizi commerciali che prevalentemente vendono prodotti delle vetrerie locali. Prezzo: Euro

Fig 6 - Palazzina al Lido, Venezia. Zona Lido di Venezia, la sottile isola che si allunga fra mare e laguna, raggiungibile in soli 10 minuti da Piazza San Marco Il fabbricato è dotato di più ingressi, di cui due laterali, uno dei quali conduce al cortile di pertinenza ubicato in un vicolo largo 6 mt. e lungo circa 30 mt. che termina nella laguna con un punto d’attracco di uso pubblico, Prezzo: Euro

Fig 7 - Palazzo a Murano, Venezia. L'edificio si trova all’angolo tra Calle S. Donato e Ramo S. Donato, sul retro della chiesa di Santa Maria e Donato, la basilica più importante di Murano (chiesa, in perfetto stile veneto-bizantino). Il contesto urbano in cui è inserita l’unità immobiliare è totalmente residenziale. Poco distante, nell’ambito del canale di San Donato, sorgono numerosi esercizi commerciali che prevalentemente vendono prodotti delle vetrerie locali. Prezzo: Euro

Fig. 8 - Palazzo Ex Conterie, Venezia. Sec, XIX. L'edificio in esame, a parte dell’area denominata “ex conterie”, è composto da 2 corpi di fabbrica, uniti tra loro, di forma vaga a “T”, elevatosi ciascuno per due piani f.t. Detta area denominata “ex conterie”, era utilizzata originariamente dalla “Società per l’industria delle Conterie”, fondata nel 1898 da una fusione di alcuni produttori locali già operanti nell’area. Prezzo Euro:

Fig. 9- Palazzo Fondamenta del Ponte Longo, Venezia. L'edificio prospetta direttamente su Rio del Ponte Longo, uno dei canali più importanti della Giudecca, Ubicato nel sestiere della Giudecca: grande isola vicina al nucleo storico della città di Venezia, è lunga poco meno di due chilometri, larga trecento metri, distribuita su otto isolotti e separata dalla città dal Canale della Giudecca. Prezzo Euro:

La legge SCIP(po)

Cessione di 36 immobili dello stato al fondo privato statunitense Carlyle: i primi approvigionamenti delle legge "scippo"

La legge "SCIPPO" o S.C.I.P. che sta per Società Cartolarizzazione Immobili Pubblici s.r.l. è la 351 del 25 settembre 2001. E' la cosiddetta "Scip 1", l'operazione di cartolarizzazione d'una parte del patrimonio immobiliare pubblico. Operazione, insistono al ministero, varata già dal governo precedente: sì, ma la legge Tremonti prevede alcune mostruosità tutte sue, che nè il Consiglio di Stato nè il ministero dei Beni culturali possano esprimere pareri o apporre vincoli, per esempio, che i vincoli, se esistenti, non hanno alcun effetto sulla vendita e che, una volta venduto al privato, il bene storico-artistico prosegua allegramente la sua strada e possa essere rivenduto a chicchessia quando si voglia. Gli elenchi dei palazzi, dicono ancora al ministero dell'Economia, sono quelli allestiti già dal centrosinistra col cosiddetto decreto Salvi: sì, ma una cosa è compilare, una cosa è vendere. E gli immobili, con Scip, si vendono non isolatamente ma rigorosamente a blocchi: palazzine d'appartamenti e palazzi antichi, tutto insieme.

Siamo all'inizio

Vendita all'incanto perfezionata in breve tempo, secondo la consueta filosofia del ministero dell'Economia di vendere immobili di proprietà dello Stato per "fare cassa" e a pochi mesi di distanza dall' altra mega-vendita di grandi alberghi e interi edifici in pieno Centro storico, in cui, si disse, il gruppo Caltagirone fu l'asso pigliatutto. Anche questa ultima tornata di aste è stata gestita dalla società Scip. società cartolarizzazione immobili pubblici e dal Consorzio privato G6 per conto del ministero e attuata, su Roma, lo scorso 25 febbraio, dal gruppo Romeo, che si occupa, tra l'altro, delle vendite all'incanto degli immobili di proprietà dello Stato nell'area Centro sud Italia. Dunque, cosa hanno comprato gli americani? Sui 14 diversi immobili all 'incanto nel lotto 2, i potenti acquisitori se ne sono comprati ben 11. Il pezzo più pregiato, è la favolosa, anche se fatiscente da anni, e vincolatissima, Villa Manzoni che era di proprietà dell'Inpdai, ma che fu commissionata nel '25 ad Armando Brasini, l'architetto maledetto, dai Conti Manzoni, eredi dell'autore dei Promessi Sposi. Edificio di tremila metri quadri e parco attiguo di 90 mila metri quadri sulla via Cassia, al civico 471, altezza Tomba di Nerone, che per anni ogni diverso sindaco romano e ministro dei Beni culturali si era impegnato ad acquisire come parco pubblico..

Facilità di vendita

Le leggi 351 del 25 settembre 2001 e 410 del 23 novembre 2001 prevedono che il passaggio dei beni al patrimonio vendibile si effettua mediante la sola formulazione degli elenchi ridimensionando i poteri di tutela delle Soprintendenze. La legge 351, art. 3 comma 17 dispone, infatti: "I trasferimenti di cui al comma 1 [e cioè il trasferimento delle proprietà immobiliari nelle liste Scip] e le successive rivendite non sono soggetti alle autorizzazioni previste dal decreto legislativo 29 ottobre 1999 n. 490 (la legge sulla tutela dei beni culturali)". Quindi non solo le proprietà, anche se vincolate, possono essere vendute senza alcun controllo, ma anche le successive rivendite non sono più sottoposte all'esercizio della tutela da parte del Ministero dei Beni culturali.

Palazzi a Murano

Murano, nel suo insieme, presenta una forma che in qualche modo la fa somigliare a Venezia: nel mezzo è percorsa da un grande canale attraversato da un ponte; rii minori sono congiunti da ponti di legno o in muratura che la suddividono in nove isolotti. I segni del suo antico splendore sono le varie chiese, conventi, accademie e l’imponente Basilica di Santa Maria e San Donato. Murano può vantarsi di essere la patria di una delle maggiori famiglie di pittori del Quattrocento, i VIVARINI, e di essere ancora oggi la continuatrice della grande tradizione dell’arte del vetro.Murano si trova a km 1,5 da Venezia ed è la più grande delle isole della laguna, già abitata in epoca romana.

"Tutela attiva "

"La tutela del Beni culturali deve esser concepita non in senso di passiva protezione ma in senso attivo e cioe' in funzione della cultura dei cittadini, deve rendere questo patrimonio fruibile a tutti''. ha detto il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al Quirinale premiando i benemeriti della cultura e dell'arte. Ciampi ha letto l'art. 9 della Costituzione sottolineando, appunto, l'impulso a promuovere i Beni culturali oltre che a conservarli in quanto patrimonio ''inalienabile'' dell'Italia e tratto essenziale dell'identita' nazionale. Ciampi: inalienabile il patrimonio artistico - La tutela deve essere concepita in funzione della cultura dei cittadini. La tutela del Beni culturali deve esser concepita non in senso di passiva protezione ma in senso attivo e cioè in funzione della cultura dei cittadini, deve rendere questo patrimonio fruibile a tutti". ha detto il presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, al Quirinale premiando i benemeriti della cultura e dell'arte. Ciampi ha letto l'art. 9 della Costituzione sottolineando, appunto, l'impulso a promuovere i Beni culturali oltre che a conservarli in quanto patrimonio "inalienabile" dell'Italia e tratto essenziale dell'identità nazionale. (KATAWEB ART 05 maggio 2003)

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