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Casa
inte |
Ottobre
2008 |
Una
teca ipogea immersa nel verde, museo integrato
Ottobre
2008 Higahi (Osaka).
Non solo volumi incurvati ma integrati nel
verde. Il memorial museum dedicato a Shiba Ryotaro è
una breve sinossi di integrazione del costruito con il verde. Sincretismo
a piccola scala del giardino di matrice wrightiana; forme
irrequiete di una casa integrata. Un progetto interrato per metà
del volume, scandito da strade nel verde, percorsi e pergole. Composizione
asimmetrica a latere della vecchia abitazione dello scrittore
Shiba Ryotaro. Organismo magistrale di volumi articolati
e dissonanti, esempio di prolungamento delle massa edilizia nel
verde privato. |
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Casa
integrata |
Ottobre
2008 |
Una
teca ipogea immersa nel verde, museo integrato
Ottobre
2008 Higahi (Osaka).
Non solo volumi incurvati ma integrati nel
verde. Il memorial museum dedicato a Shiba Ryotaro è
una breve sinossi di integrazione del costruito con il verde. Sincretismo
a piccola scala del giardino di matrice wrightiana; forme
irrequiete di una casa integrata. Un progetto interrato per metà
del volume, scandito da strade nel verde, percorsi e pergole. Composizione
asimmetrica a latere della vecchia abitazione dello scrittore
Shiba Ryotaro. Organismo magistrale di volumi articolati
e dissonanti, esempio di prolungamento delle massa edilizia nel
verde privato. |
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Ungers |
Ottobre
2008 |
Il
progetto di O. Mathias Ungers va a colmare le infrastrutture del
settore meridionale dell'area fieristica. Realizza una monumentale
hall semicircolare per consentire l'ingresso nella zona meridionale
del quartiere espositivo. Che l'architettura di Ungers sia una trasposizione,
senza intermediazioni, di teorie concettuali precise è evidente
in tutta l'opera del progettista tedesco, anche se talvolta sono
state operate interessanti e ricercate digressioni. |
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Secentismo |
Giugno
2007 |
Tra
il vecchio e il nuovo; la polemica contro il secentismo
Giugno
2007
Milano: l'infondatezza
del vecchio e l'aleatorietà del nuovo. Con questa parole
Casabella riporta l'esegesi dei quattro edifici paradigmatici, lettura
dell'intramontabile nodo gordiano tra l'equazione modernista e storicista.
Una collazione che ricorda la nuova Arcadia: "Le decisioni
riguardanti la conservazione del patrimonio culturale sono risultato
di giudizi variabili e contingenti". "Aufklarung, il museo,
la storia, la metafora," sono lingua morta per un pensiero che non
sa rilevare nemmeno l'esistenza della "Cultura della Conservazione
italiana." |
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Pasquale
Culotta |
Novembre2006
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L’abitazione
contemporanea nella molteplicità della vita urbana vita
urbana
Novembre
2006
Palermo: Pasquale Culotta è stato un importante esponente dello
storicismo italiano. Le sue declinazioni si sono mosse sapientemente
tra innovazione e conservazione rilevando un architettura capace
di autorigenerarsi. Grande costruttore di una Facoltà di Architettura
rinnovata, da lui diretta come Preside, Direttore di Dipartimento,
Presidente di Corso di Laurea. Sul piano del rinnovamento dell'architettura
in Sicilia, egli è stato il protagonista indiscusso per decenni,
e da docente è stato maestro oltre che professore, con grande capacità
di spendersi e passione ineguagliabile per l'architettura e per
la bellezza. |
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V.
De Feo |
Settembre2003
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Architetture
pisane: la nuova rivista di architettura
Aprile
2004
Nasce a Pisa una nuova rivista di settore
che si propone come mezzo dinamico di comunicazione che incentivi
il dibattito sui problemi più importanti dell'architettura. L'idea
è nata dalla convinzione che nel nostro senso comune si stia sviluppando
sempre di più una maggiore attenzione verso l'ambiente in cui viviamo
e una nuova consapevolezza del suo valore culturale e sociale. I
cittadini sono maggiormente interessati alle vicende edilizie ed
urbanistiche delle propria città. |
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V.
De Feo |
Settembre
2003 |
Vittorio
de Feo Chiesa universitaria di San Tommaso
Settembre
2003
Il
congegno planimetrico rimanda ad una catafratta semplicità, una
contaminazione delle dinamiche compenetrazioni spaziali del codice
costruttivista. Dopo decenni di appassionata frequentazione dell'arte
barocca,l'autore affronta la produzione di un organismo formale
efficacemente leggibile. De feo rimane uno degli esponenti più tipici
e significativi dell'architettura italiana di questo secondo dopoguerra;
tra i più convincenti esponenti di quel «regionalismo critico» che
resta una delle cifre più vive della cultura architettonica europea
tra i pochi protagonisti del rinnovamento disciplinare del dopoguerra. |
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Tor
bella Monaca (Rm) |
Giugno
2004 |
Progetti
del piano europeo Urban per il recupero delle periferie degradate
Ottobre
2003
Il programma "la città muove le torri" elaborato dal Comune di Roma
per l'area di Tor Bella Monaca e Torre Angela è parte del piano
Urban, piano delle comunità europea per il finanziamento di progetti
delle amministrazioni locali indirizzati al recupero delle aree
urbane degradate. L'indirizzo del progetto ha come principale obbiettivo
le periferie delle metropoli e come strategia l'integrazione di
iniziative di carattere sociale ed interventi progettuali sugli
edifici. |
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