Cattedrale di S. Nicola - Nicosia (EN) a cura di Alessandra Meyer e Francesco Fiscella
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Il cantiere

La demolizione del portico: l'arbitrio di una demolizione per realizzare un" restauro funzionale" non costituisce un restauro conservativo

"In Sicilia è ormai da tempo che impotenti assistiamo alla distruzione, quasi sistematica, (alcuni esempi) del nostro patrimonio artistico. Un perverso e misterioso agire sembra si sia accanito in modo rovinoso contro i nostri beni culturali, memoria e storia della nostra identità. Tra l’indifferenza generale, e con grave responsabilità delle istituzioni preposte alla tutela e alla salvaguardia di questi beni, il degrado o improvvisati restauri continuano a distruggere ogni cosa. Nessuna denuncia e nessun grido riescono a fermare questa rovina. Oggi neanche il Portico della Cattedrale di Nicosia, opera tardo gotica d’inestimabile valore artistico e culturale, una delle poche architetture capace di evidenziare il passaggio tra l’arte gotica e quella rinascimentale, ricco di un prezioso apparato scultorio didattico-simbolico, è riuscito a sottrarsi a questo triste destino. L’operazione di demolizione del Portico per poi successivamente ricostruirlo è stato ormai ignobilmente portato a compimento, distruggendo per sempre una pagina fondamentale di storia e di memoria della nostra città.

L'’arbitrio di demolire il Portico per realizzare un restauro funzionale trova qui motivo nell’ipotesi, sostenuta dal progettista dei lavori e condivisa dalla Soprintendenza per i beni culturali di Enna, di un imminente pericolo di crollo del portico per effetto di una modesta ed uniforme rotazione del paramento murario e delle colonne rispetto al suo asse trasversale (2,78°). Un aspetto indubbio è però che il muro e le colonne del portico prima della loro demolizione non mostravano alcun quadro fessurativo o eventuali cedimenti, eccetto la trascurabile roto-traslazione del paramento murario forse sempre esistita, che potessero far pensare ad un suo probabile crollo. Essendo le condizioni d’instabilità del portico apparentemente inesistenti, situazione comprovato da una dettagliata documentazione fotografica, non riusciamo in alcun modo a comprendere come la Soprintendenza, organo preposto istituzionalmente alla tutela e alla conservazione del bene, abbia autorizzato un intervento così distruttivo. A salvare il Portico da questi interventi non sono servite purtroppo neppure le diverse Carte del restauro.

Chiese XIII sec.
Cattedrale

Fig. 1- Cattedrale di S. Nicola, veduta della pianta a tre navate della basilica. La Cattedrale di Nicosia, dedicata a San Nicola di Bari, rappresenta, insieme alla sua torre campanaria, l'opera più insigne della città di Nicosia. L'anno di consacrazione della chiesa è riportato in un'epigrafe scolpita sull'architrave della porta del Monte.

Fig. 2- Cattedrale di S. Nicola, veduta dello schema basilicale attuale dell'edificio. L'impianto originale fu modificato in modo irreversibile da trasformazioni strutturali: il prolungamento della chiesa fino alla torre campanaria, la costruzione della cupola esagonale sul transetto, la collocazione nella ricomposizione del portale maggiore di basi leonini su cui poggiavano le virtù cardinali, mentre all'interno notevoli parti della chiesa furono decorate con pitture e stucchi.

Fig. 3- Cattedrale di S. Nicola, schema della sezione trasversale. L'impianto basilicale rimasto dopo i numerosi rimaneggiamenti rimane visibile anche nella sezione delle navate. L'assenza del matroneo dell'originale impianto gotico lascia spazio ad una modesto cleristorio che consente di dare luce all'intera navata centrale.

Fig. 4- Cattedrale di S. Nicola, dettaglio della decorazione scultorea all'imposta delgli archi. Le affascinati rappresentazioni simboliche scolpite a tutto tondo sulle mensole delle ogive degli archi, sicuramente inconsuete per il periodo, continuano ad avere qui, così come nell'arte romanica, la funzione educativa di comunicare, attraverso la forza espressiva delle immagini, dei precisi messaggi spirituali apparteneva alla funzione psicagogica del romanico.

Archivio

La Cattedrale di Nicosia, dedicata a San Nicola di Bari, con torre campanaria: dichiarata Monumento Nazionale con R.D. del 21 novembre 1940.

"La cattedrale di Nicosia, fondata tra i primi decenni del 1300 e consacrata nel 1340, sorge con molta probabilità sull'area di una preesistente piccola chiesa, in quel tempo fuori dell'antica cinta muraria. La chiesetta in un documento datato 1305, pubblicato da A. Barbato, è ancora menzionata come capella sancti nicolai de plano, e subordinata alla più titolata ecclesia sancte marie maioris. L'anno di consacrazione della chiesa è riportato in un'epigrafe scolpita sull'architrave della porta del Monte, oggi in gran parte illeggibile per l'erosione della pietra: Anno Milleno tercentum cum quadrageno + Virginis intacte post partum quam satis apte + hos Nexinus Thomas lapides Nicosinus +construxit vere tu nobis Rex miserere : qui mentis gratis dedit egros Inde beati tendunt ad regnum Paradisi jure supernum conservet gentem Nicoxie firmit ege."

Le origini

"Nell'anno 1340 dopo il parto della Vergine Maria, quanto acconciamente potè Nexinus Thomas di Nicosia pose queste pietre. Davvero tu, Re del Cielo, abbi misericordia di noi: Tu sei Colui Che ha donato animo grato agli afflitti. Da qui i beati tendono al Regno del Paradiso secondo la giustizia divina. Dio conservi il popolo di Nicosia e saldamente lo guidi."

Trasformazioni

"Nel tempo vari interventi edilizi e consistenti modifiche attuate nell'intento di realizzare una chiesa più solenne secondo i gusti estetici del momento hanno purtroppo modificato in modo irreversibile la sua originale configurazione. Le prime trasformazioni della chiesa risalgono alla seconda metà del 500. Le modifiche effettuate consistettero principalmente nel prolungamento della chiesa fino alla torre campanaria, la costruzione della cupola esagonale sul transetto, la collocazione nella ricomposizione del portale maggiore di basi leonini su cui poggiavano le virtù cardinali, mentre all'interno notevoli parti della chiesa furono decorato con pitture e stucchi. Successivamente, forse in vista della destinazione della chiesa a cattedrale, i diversi interventi d'ammodernamento realizzate all'inizio 800 scompaginarono in modo irreversibile sia esternamente e sia internamente ciò che rimaneva dell'originale configurazione della chiesa modificandola interamente in stile neoclassico, secondo la moda lombarda, lasciando immutate le vestigia medievali della torre campanaria, il portale maggiore, il portico e il bellissimo e pregevole soffitto a capriate interamente dipinto.

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