Search in Limen

 
Centrale Termica
Edificio del 1934
Costruttivismo
Angiolo Mazzoni
Cesare Dei
Facciate
 
Rubriche
Razionalismo
Costruttivismo
Le pianta
 
Credits
 
info@limen.org
 

 

 
Tracciato TAV- edifici interessati
Architetture a rischio
Gennaio 2014
. -
. -.

 

Architetture di Firenze a rischio demolizione per la nuova stazione AV

"Il progetto Alta Velocità arriva a Firenze con la nuova stazione dell'Arch. Norman Foster nell'area degli ex Macelli. 1 miliardo e 700 milioni di costo per la faraonica opera di sotto escavazione che realizzerà la nuova stazione dei treni con binari completamente indipendenti dalla stazione centrale di S. M. Novella. I monumenti a rischio: il complesso degli ex Macelli, i fabbricati "Squadra Rialzo", i Bastioni Rastaglia e Strozzi della Fortezza da Basso; l'Arco dei Lorena, costruito nel 1737/39 per l'arrivo di Francesco Stefano in Toscana. Inoltre per realizzare una “fermata intermedia” del collegamento tra le stazioni, è stata decisa anche la demolizione di un edificio costruito dal noto 'ingegnere architetto ferroviario Angiolo Mazzoni negli anni ’30. L’opera del Mazzoni, importante edificio del 'razionalismo fiorentino' rimane unica e pionieristica nel suo genere, suscitò gli entusiastici apprezzamenti anche del Movimento Futurista. La demolizione nonostante il complesso sia stato vincolato secondo il Codice dei Beni Culturali.."

(L.B.C.)

A - L'edificio della Centrale termica di Angiolo Mazzoni, B - vista a volo d'uccello del prospetto su via delle Ghiacciaie.

"Giovedì 6 Maggio 2010 si è svolta a Roma la conferenza dei servizi per realizzare il collegamento spola, lungo circa 1,3 km, tra la nuova Stazione dell’Alta Velocità, realizzata da Norman Foster, e la Stazione di Santa Maria Novella di Firenze. Nella riunione è stata decisa la demolizione di un edificio, affiancato alla Centrale termoelettrica costruito anch’esso da Angiolo Mazzoni negli anni ’30, per realizzare una “fermata intermedia” del collegamento tra le stazioni. L’opera del Mazzoni, unica nel suo genere, suscitò gli entusiastici apprezzamenti di Marinetti fondatore del Movimento Futurista che nel 2009 è stato festeggiato per la ricorrenza del centenario dalla pubblicazione del Manifesto. Nonostante tutto il complesso del Mazzoni sia vincolato secondo il Codice dei beni culturali del 2004, LA SOPRINTENDENZA HA TOLTO IL VINCOLO a questo edificio ed ha quindi favorito la scelta progettuale che prevede la sua demolizione"

Tratto da pagine FB: PETIZIONE: SALVIAMO LA CENTRALE TERMOELETTRICA DEL MAZZONI A FIRENZE

"La questione sostanziale è che al posto di questo edificio del Mazzoni troveranno posto le strutture necessarie per realizzare una fermata del collegamento con la probabile realizzazione di pensiline industriali e quant’altro necessario a deturpare l’immagine e l’integrità dell’opera del Mazzoni, una delle principali architetture del XX secolo a Firenze. Una “fermata intermedia” in un’area priva di possibilità di parcheggio con problemi di congestione viaria e con scarsa mobilità pedonale e quindi un progetto privo di una logica e funzione anche come possibile collegamento con la Fortezza da Basso. La curiosità è che nello stesso giorno il 6 maggio si consegnavano le “CHIAVI DELLA CITTÀ” all’architetto portoghese ALVARO SIZA nel Salone de’ Dugento di Palazzo Vecchio, organizzato dalla nostra associazione. Da una mano si elargiscono onorificenze e dall’altra si abbatte, anche parzialmente, con il piccone una delle maggiori architetture del Novecento."

Tratto da pagine FB: PETIZIONE: SALVIAMO LA CENTRALE TERMOELETTRICA DEL MAZZONI A FIRENZE

A - Planimetria del tracciato di sotto-escavazione dei nuovi binari dell'Alta Velocità. Il passaggio in corrispondenza della campitura viola degli edifici, da sinistra a destra: via delle Ghiacciaie, Fortezza da Basso, viale S. Lavagnini, Piazzale della Libertà. B - Il tracciato in corrispondenza della campitura viola degli edifici, via delle Ghiacciaie, Fortezza da Basso,

"Della centrale termica Marinetti nel 1933 sulle pagine di “Futurismo” aveva elogiato: la “scala spiralica in ferro che a una data altezza si muta in passerella orizzontale per raggiungere la prima bocca di fumo e da quella le altre” formando così una elegante passeggiata metallica nel vuoto, che agilizza tutto l’edificio e richiama per la sua vaporosità “atmosferica, certe volubili ed elastiche musiche di Debussy”; nel 1935 Giacomo Devoto sulla testata fiorentina “Il Bargello” aveva considerato la centrale termica: "la più perfetta, più complessa e completa, la più bella che esista in Italia e forse in Europa".

Testo tratto da: PETIZIONE- SALVIAMO IL COMPLESSO ARCHITETTONICO DI A. MAZZONI A S. M. NOVELLA A FIRENZE

L'edificio della Centrale termica di Angiolo Mazzoni, foto in b/n, prospetto principale verso la ferrovia con l'Ordine munumentale delle vetrate.

"La Centrale termica e cabina apparti centrali”, che costituiva uno dei due “progetti moderni” (l’altro era il fabbricato dei servizi accessori lungo via Alamanni) del complesso ferroviario di S.M. Novella progettato da Angiolo Mazzoni: il principale interprete della modernizzazione dell’architettura ferroviaria iniziata proprio con il concorso nazionale per il fabbricato viaggiatori fiorentino, architetto capace di declinare il nuovo repertorio formale nella maggior parte delle principali stazioni costruite in Italia nel corso degli anni Trenta."

Testo tratto da: PETIZIONE- SALVIAMO IL COMPLESSO ARCHITETTONICO DI A. MAZZONI A S. M. NOVELLA A FIRENZE'

 

"Il notevole grado di sperimentazione che caratterizza l'opera complessiva di Mazzoni rende difficile ridurre ad un unico comune denominatore il suo linguaggio. Lo testimonia la varietà stilistica cui sono improntate alcune delle sue opera più significative, come la Colonia di Calambrone presso Pisa (1925-1926), futurista, l'edificio postale di Pola (1930), razionalista, o la Centrale termica della Stazione ferroviaria di Firenze, costruttivista. L'ostinata, pubblica adesione al fascismo da parte di Mazzoni (non rinnegata neanche dopo la seconda guerra mondiale, a costo di esiliarsi volontariamente in Colombia dal dopoguerra sino al 1963) è costata gravi sacrifici all'architetto ed ha reso problematico per lunghi decenni, nell'ambito della critica architettonica italiana, il pieno riconoscimento tecnico ed artistico dovuto ad un autore di primissima importanza non solo per l'eccezionale abbondanza della sua produzione, ma anche per la sua straordinaria qualità, testimoniata ad abundantiam dall'efficienza con la quale numerosi edifici pubblici realizzati da Angiolo Mazzoni restano ancor oggi in funzione soddisfacendo gran parte delle esigenze per le quali erano stati originariamente concepiti."

Testo tratto da Wikipedia "Angiolo mazzoni".

Dettaglio dell'area di via delle Ghiacciaie dove si trova la Centrale termica realizzata da Angelo Mazzoni, (sagome in in rosso).

     
     
     
     
     
     
     
   

© 1999-2003 Limen Beni Culturali A.P.S. - via F. Marucelli 9 Firenze (FI) - Tutti i diritti riservatit
Contattaci - Disclaimer - Pubblicità