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Villa di Cafaggiolo - Barberino
'Villa medicea | FI | sec XIV
Aprile 2015
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Cafaggiolo, storica Villa medicea e sito unesco. Un accordo tra privati ed enti locali stravolgerà l'intero sito: sviluppo turistico e nuovi posti di lavoro, un mega resort da 82 suites (unità immobiliari anche all'interno del Castello). Ristrutturazione e cambio di destinazione d'uso anche per l'area di 'vincolo diretto'. Lo Stato non si interessa all'acquisto. Il via libera definitivo dei comuni 2121

"Uno habituro acto a fortezza posto in Mugiello nel popolo della pieve di S. Giovanni in Petroio luogho detto Chafagiuolo con fossato intorno"

1427 - portata al Catasto di Averardo di Francesco di Bicci

"Castello storico del sec. XIV, costruito secondo le 'forme identitarie' della famiglia Medici di Firenze nel cuore del Mugello sulla via bolognese che collegava Firenze all'Emilia. L'edificio, nella precedente destinazione d'uso era un sito museale con visite guidate multilingua il mercoledi, venerdi, sabato e domenica, destinato anche a cene di gala. Ma il complesso di Cafaggiolo, sito Unesco dal 2013, è un bene di particolare pregio: il sito e l'inserimento paesaggistico di cui gode con 360 ettari di terreno e quattordici case coloniche, alcune delle quali di particolare valore storico-architettonico, rappresenta un grande affare per gli operatori internazionali del settore. Da qui le offerte e il progetto finale: ufficialmente un "piano di sviluppo turistico" per realizzare un mega resort. Il nuovo assetto proprietario dell'intero complesso con la società Cafaggiolo srl di Alfredo Lowestein. Un futuro tutto privato deciso insieme a enti locali; "Un modello di collaborazione istituzionale".

(L.b.c.)

Fonte iconografica fondamentale per ricostruire l’aspetto originario della villa medicea e del suo giardino è la lunetta dipinta da Giusto Utens del 1599.  Pianta del piano terreno della residenza medicea di Cafaggiolo in Mugello in un disegno di Giorgio Vasari il Giovane, GDSU, 4920 A, in Ferrara M. Quinterio F., Michelozzo di Bartolomeo, Firenze, Salimbeni, 1984

"Un accordo tra pubblico e privato, un modello che farà scuola secondo le previsioni del made in Italy 2020, basta fare un censimento nelle realizzazioni dell'ultimo decennio a partire della alienazioni di beni pubblici di valore storico. Toscana, Provincia di Firenze, comuni di Barberino di Mugello e San Piero a Sieve, Autorità di Bacino dell’Arno, MIBAC-Direzione generale per i beni culturali e paesaggistici della Toscana, siglano un protocollo d’intesa con la proprietaria Società Cafaggiolo srl rappresentata dall’argentino Alfredo Lowensteind. Si parla di un «modello di collaborazione istituzionale» ma il progetto è imponente: un investimento privato di 170 milioni di euro per una tenuta di 370 ettari la regione toscana plaude e appoggia questo modello si sviluppo turistico dell'intera area. «la creazione di un polo museale con attività culturali e la realizzazione di uno spazio per lo sport ed il tempo libero, attraverso interventi di recupero e riqualificazione dell’esistente e, in parte, interventi di nuova edificazione, nonché interventi per la riqualificazione paesaggistica dell’area» Quali saranno gli esiti di questo progetto ? la fruibilità, l'accesso al pubblico, del bene culturale, patrimonio unhesco, sara garantita, o verrà fortemente limitata dalle nuove destinazioni d'uso ?

(L.b.c.)

Vista aerea del complesso di Cafaggiolo, nel quadrato rosso il nucleo centrale della villa-Castello con il viale di accesso sulla strada provinciale 65.

"Il fenomeno della riconversione dei palazzi in resort extra lusso è un tema profondamente attuale e riguarda il futuro di buona parte dal patrimonio culturale del bel paese. Non nasce certo negli ultimi anni, parte da lontano, da almeno più di un decennio.  Viene alla ribalta del grande pubblico internazionale con leggi di Giulio Tremonti del 2002 che istituirono le società Patrimonio e Infrastrutture spa (L. n. 112/2002) che avviarono la dismissione di parte del patrimonio del Demanio compreso quello di valore storico. Il repertorio arriva alla sua massima espressione proprio in questi anni con le ultime realizzazioni del 2011-2015, strutture ricettive di alto livello:  Villa Tolomei (Firenze) e il mega resort, in corso d’opera, della villa medicea di Cafaggiolo a Barberino del Mugello (sito Unesco). In primo luogo cerchiamo di distinguere alcuni punti essenziali per una corretta lettura.

"E' lecito vendere edifici storici, realizzare un cambio di destinazione d’uso per trasformarli anche radicalmente in alberghi e appartamenti? Qui va introdotto un tema centrale che le leggi italiane - le più avanzate in Europa - ci regalano come preziosa riflessione:  la destinazione d’uso compatibile per un edificio di valore culturale  (Art 20 d.lgs. 42 del 2004 Nuovo Codice bb.cc. “I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.) Questo rimane a tutti gli effetti l’aspetto più controverso, ancora oggi dibattuto tra tecnici e studiosi, una valutazione che può influenzare seriamente il destino di un bene di valore storico - artistico.  Attenzione però la “destinazione d'uso compatibile”, una definizione così attenta e semanticamente precisa, è contemplata solo dalle nostre leggi nazionali, non necessariamente negli altri stati d’Europa, tantomeno Oltre oceano dove le trasformazioni di edifici esistenti sono particolarmente semplificate e non richiedono questi approfondimenti. Un’attenzione tutta italiana dunque perché abbiamo una legislazione sulla Conservazione tra le più avanzate (ma anche tra le più disattese) del Mondo.

Testo tratto da "Il sonno della ragione genera Resort" - L. Pagnini

A - Parte est della Villa con i ponteggi e la gru di servizio del cantiere nella parte nord. B - Vista del cantiere in corso con i ponteggi nella facciata principale verso la strada provinciale 65 con la torre centrale d'ingresso.

"Una fortuna ? Un’opportunità ? Dovrebbe e potrebbe esserlo, sono strumenti particolarmente evoluti, raffinati che consentono di mantenere in buona salute un edificio e conservarlo nella sua bellezza e godibilità di ‘opera d’arte’ se non fosse che per la maggior parte dei casi le norme qui accennate risultano non applicate, o applicate parzialmente o addirittura aggirate dagli enti locali per motivi sostanzialmente d’interesse economico e di praticità procedurale.  Si tratta comunque di una grande opportunità, una riflessione seria perché figlia della storica “legge Bottai” del 1939, (L. 1089/39) madre di tutta la legislazione successiva sui Ben Culturali italiani e più in generale della ‘Cultura della Conservazione’ italiana, accorpata e recepita interamente dal Nuovo Codice dei beni culturali. ( D.Lgs 42 del 2004 e successive variazioni).

Perché in sostanza è cosi importante la destinazione d’uso di un edificio storico ? Perché proprio da qui dipenderà il buono o corretto uso del bene e soprattutto il futuro dell’opera, la possibilità di avere una buona conservazione o meno. Non esiste, infatti, solo la destinazione d’uso di albergo (la più remunerativa) ce ne sono molte altre possibili e percorribili:  museo del palazzo, biblioteca, emeroteca, centro studi, urban center, spazi per il coworking.Dentro un Battistero romanico non poteremo certo pensare di ricavare una concessione per un Mc Donalds, cosi come nel cortile rinascimentale di palazzo Medici a Firenze non potremo gestire un parcheggio per le auto della Prefettura, mentre dentro i locali della Casa di Apollonio Lapi, sempre a Firenze, non è corretto ricavare un centro commerciale se gli studi dimostrano che si tratta di un’opera giovanile brunelleschiana di tale importanza da rappresentare l’alba del Rinascimento. Cosi all’interno del Palazzo ducale di Urbino non è pensabile, per certo, di ricavare dei lussuosi appartamenti anche se avessero un ‘valore stellare’ sul mercato internazionale."

Testo tratto da "Il sonno della ragione genera Resort" - L. Pagnini

Prospettiva della parte nord-est della Villa-Fortezza di Cafaggiolo, con la serie di beccatelli che caratterizzano le proprietà medicee sino alla Villa di Careggi a Firenze.

 
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