Conservazione Palazzo palazzo Davizzi (poi Davanzati) - Firenze, sec XIV, via Porta Rossa n.9
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Il caso

Il palazzo rappresenta l'unica dimora civile visitabile del trecento fiorentino

"Ultimato il consolidamento del palazzo dei Davanzati. Il restauro architettonico ha interessato gran parte dell'edificio, con la sostituzione del grande lucernario, l'adeguamento degli impianti, il rifacimento degli intonaci esterni e varie finiture interne. Per l'apertura del museo occorre ancora provvedere all'allestimento museale. Tra i diversi interventi previsti nuovi collegamenti verticali, realizzati in uno spazio di risulta alla sinistra dell'edificio. Questa nuova struttura con scala e ascensore avrà integrato un nuovo lucernario. L'ascensore, adeguato al trasporto di portatori di handicap, darà accesso al piano cantinato dove è prevista la realizzazione di book-shop e caffetteria. Ripristinati alcuni percorsi: da una camera da letto di Casa Davanzati verso la loggia all'ultimo piano di un palazzo attiguo. Questo piccolo corpo di fabbrica, potrebbe essere utilizzato per ricreare i vecchi collegamenti inserendoli nel percorso museale, ricaverebbe al suo interno nuovi servizi igienici e spazi per gli uffici."

la fronte

L'impaginazione della fronte su strada di palazzo Davanzati in via Porta Rossa: la facciata con un visibile sviluppo verticale, tipico di tutto il Trecento fiorentino, è organizzata con 5 aperture simmetriche (finestre ad "arco mozzo") e diviso in altezza secondo i tre piani originari separati da cornici marcapiano, sul tema del palazzo fiorentino del sec. XIV. L'altana (loggia) all'ultimo piano rappresenta un'aggiunta cinquecentesca, probabilmente al tempo in cui il palazzo fu dei Bartolini. Dunque un edificio dimensionato secondo la poderosa verticalità di un fortilizio medievale.

Il cortile

"Il cortile era quasi la facciata ineriore del mercante fiorentino cosi come il prospetto ne è la facciata esteriore. Nel cortile troviamo archi di misura e forma diverse: archi pensili, rampanti e a tutto sesto, in un gioco continuamente mosso di linee curve, di chiaroscuri; mentre slanciati pilastri ottagonali tentano di allacciare pavimenti e pareti. Da notare che tutti gli elementi architettonici presenti nel cortile, i capitelli ricchi e spinosi, le volte, i pilastri ottagoni, arieggiano all'architettura di Arnolfo che li aveva in un certo senso battezzati all'inizio del secolo.. I vari piani sono poi in comunicazione tra loro attraverso la scala che parte dal cortile e si snoda, prima in pietra e poi in legno, in modo visibile, affacciandosi e rientrando come un meccanismo scoperto, vera struttura architettonica messa a nudo."

Appunti di lettura
Palazzo Davizzi-Davanzati

Fig. 1 - Palazzo dei Davanzati, veduta parziale della fronte da Piazza de' Davanzati. Di questa facciata risulta particolarmente evidente il verticalismo della costruzione. Questa prospettiva è il risultato della demolizioni del 1890-95 che alterarono gran parte delle caratteristiche del tessuto urbano del Vecchio centro.

Fig. 2 - Palazzo dei Davanzati, veduta della facciata con i primi due piani del palazzo. Sono visibili l'arme centrale dei Davanzati, le cornici marcapiano, la morfologia delle finestre ad 'arco mozzo' (sesto ribassato) le staffe ad "r" molto frequenti nell'edilizia civile del sec. XIV.

Fig. 3 - Palazzo dei Davanzati, Veduta di uno scorcio del cuore del vecchio centro dove la dimensione delle strade si è conservata con le caratteristiche del vecchio tessuto urbano. Da Via della Spada - dietro piazza S. M. Novella - s'intravede come sfondo lo spigolo di Palazzo Strozzi.

Fig. 4 - Palazzo dei Davanzati, L'arme dei Davanzati in pietra serena ancorata al centro delle facciata del palazzo. Costituita da un leone rampante d'oro con lingua e unghia rosse in campo azzurro che in araldica sta a simboleggiare il valore di un condottiero.

Excerpta

Il Governo delle Arti e il Priorato: una nuova stagione che vede la nascita dei primi palazzi

"Il Palazzo dei Davanzati: costruito verso la metà del XIV secolo dalla famiglia Davizzi, ricchi mercanti iscritti all'arte di Calimala, passò nel 1516 alla famiglia Bartolini e successivamente nello stesso secolo, ai Davanzati, ricca famiglia di mercanti, che pose sulla facciata il proprio stemma e costruì l'Altana (terrazza a loggia) al posto dell' originaria merlatura. Il Palazzo rimase di proprietà della famiglia Davanzati fino al 1838 quando, con il suicidio di Carlo, si estinse il ramo maschile della famiglia e gli ambienti furono divisi in quartieri e subirono varie alterazioni. Nel 1904 l' immobile, che era stato risparmiato dalle demolizioni ottocentesche del centro storico, fu acquistato dall' antiquario Elia Volpi, che lo restaurò, recuperando le antiche strutture e lo arredò con l' intento di ricostruire l' ambiente e l' arredo di una casa fiorentina antica."

1910

"Nell'aprile 1910 il Palazzo, così riarredato, fu aperto al pubblico come Museo privato della Casa Fiorentina Antica. Nel 1916 l' intero arredo del Palazzo fu venduto all' asta a New York e nel 1920 Elia Volpi provvide a riarredarlo. Nel 1924 Elia Volpi vendette tutto l' arredo a Vitale e Leopoldo Bengujat, antiquari originari di Alessandria d' Egitto e nel 1934 anche questo secondo arredo fu disperso in un'asta pubblica. Dopo varie vicissitudini, nel 1951, lo Stato italiano acquistò l' immobile, provvide a riarredarlo con mobili, oggetti d' uso, pitture, sculture, ceramiche ed arazzi, destinandolo a sede di pubblico Museo, inaugurato nel 1956, quale cornice ideale della Casa Fiorentina Antica."

Degrado

Lo stato di conservazione della facciata di palazzo Davanzati prima del restauro era mediocre, presentava anche un quadro di lesioni della struttura. Dagli anni che vanno dal 1904 al 1910, che videro l'edificio sottoposto ad un discutibile restauro in stile da parte dell'antiquario Elia Volpi, non ci sono stati altri interventi di manutezione ordinaria e straordinaria. L'ultimo restauro del palazzo inizia nel 1998 sotto la direzione delle Soprintendenza ai Beni Architettonici e non è ancora terminato (dic. 2005) . Lo stato di fatto precedente l'intervento: la pietra forte dell'apparecchio murario esterno è in uno stato avanzato di degrado, presenta una diffusa presenza di croste nere e uno stadio avanzato di erosione. L'intero edificio fu aperto al pubblico dall'aprile del 1910 come Museo privato della Casa Fiorentina Antica. A tutt'oggi il museo è chiuso in attesa di una prossima riapertura al termine dei lavori di restauro. Alcuni passi della legge Bottai:..."le cose medesime non possono essere adibite ad usi non compatibili con il carattere storico od artistico, oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.."

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